“Ascoltate
i Figli della Notte… la musica che fanno”
Bela Lugosi (Dracula 1931)
#59
I LUPI ALLE PORTE
1.
Lissa
Russell si sente impotente mentre sua cugina Nina Price si rannicchia sul
pavimento apparentemente in preda ad atroci dolori.
-Che mi succede?-
urla la ragazza mentre la sua pelle diventa quasi bianca e le pupille dei suoi
occhi sembrano scomparire. Dalle sue labbra spuntano due coppie di canini
lunghi ed appuntiti.
Sulla
famiglia Russell grava un’antica maledizione che fa sì che la prima notte di
luna piena successiva al loro diciottesimo compleanno i suoi membri diventino
dei lupi mannari. Philip Russell e la sua discendenza sembravano aver evitato
questo fato ma il destino ha un senso dell’umorismo piuttosto bizzarro.
La
notte del suo diciottesimo compleanno, per pura coincidenza una notte di luna
piena, Nina è stata aggredita da una vampira ed è sopravvissuta solo per
trovarsi sottoposta ad una strana trasformazione esattamente tre notti dopo.
È
diventata una vampira, pensa Lissa sconcertata, ma come è possibile?
Nina
ha smesso di agitarsi ed ora si alza fissando la cugina con uno sguardo che ha
poco di umano.
-Sete.- mormora,
poi ripete a voce via via più alta -Io… ho… sete… sete di sangue!-
Balza su Lissa e tenta di affondare
le sue zanne nel collo della cugina che riesce a bloccarla e respingerla.
-Io devo bere…
devo.- ripete la giovane modella appoggiandosi ad una parete.
Lissa la guarda mentre digrigna i
denti incapace di pensare coerentemente e capisce che deve essere fermata per
il suo stesso bene.
Lissa sospira mentre l’anello dorato
al suo anulare destro comincia a brillare e il suo stesso corpo muta: le ossa
si allungano, le scarpe col tacco alto le scivolano dai piedi, la camicetta ed
i jeans si strappano in più punti e l’intero corpo si riempie di peli mentre
lei assume l’aspetto di una lupa antropomorfa.
-Mi dispiace Nina.- dice.
La giovane vampira risponde con un
sibilo e sembra indecisa su cosa fare di fronte a questo nuovo imprevisto, poi
prende una decisione e si tuffa dalla finestra.
Dopo un attimo di esitazione la
licantropa la segue.
Altrove un uomo dai capelli biondi
guarda la stessa luna che ha visto la trasformazione di Nina Price e Lissa
Russell. Il suo nome è Frank Drake, ultimo di una stirpe di nobili rumeni
trapiantati nel Regno Unito e diventati più britannici dei britannici stessi.
Ha dedicato buona parte della sua vita di adulto a combattere uno del suo
stesso sangue: un crudele antenato divenuto vampiro, anzi il vampiro per
antonomasia: Dracula.
Questa è l’apparenza perché senza
che nessuno lo sappia, la personalità di Dracula ha preso il controllo del
corpo di Frank Drake divenendo a tutti gli effetti lui, un segreto noto solo
alla poliziotta scozzese di nome Katherine Fraser, amante di Frank, ma lei è
soggiogata dai diabolici poteri del Conte vampiro e non è in grado di tradirlo.
-C’è qualcosa la
fuori.- dice Drake/Dracula -Lo sento.-
-Cosa?- chiede Kate
Fraser.
-Non so dirlo: non
un comune vampiro, questo è certo. Potrebbe essere una minaccia e devo saperlo.
Andrò a controllare.-
Un attimo e la figura di Frank Drake
è sostituita da quella del Conte Dracula
-E io?- chiede
ancora Kate.
Dracula le accarezza il viso mentre
replica:
-Tu, mia dolce
Katherine? Il tuo ruolo nei miei piani è troppo importante perché tu corra dei
rischi inutili proprio adesso. Mi attenderai qui sino al mio ritorno.-
-Ti attenderò qui.-
ripete meccanicamente Kate.
Dracula si lascia sfuggire un
sogghigno e muta in un pipistrello che vola oltre la finestra verso le tenebre.
C’è un luogo nel cuore delle Paludi
delle Everglades, in Florida, un luogo che appartiene alla realtà ed al tempo
stesso ne è fuori. Lo chiamano il Nesso di Tutte le Realtà ed è il punto in cui
tutto ciò che è, che è stato, che sarà, che potrebbe essere e potrebbe non
essere si incontra, un luogo dove l’impossibile può diventare vero.
Il Nesso ha un guardiano, un essere
costituito dagli elementi stessi della palude e dotato di una bizzarra vita
anche se non è chiaro se abbia anche coscienza di sé. Quel che è certo è che
ora sente che stanno arrivando degli intrusi e che presto sarà lui ad
accoglierli.
2.
Philip Russell apre
la porta della sua suite per far entrare una ragazza che dimostra un’età non
superiore a vent’anni, con lunghi capelli rossi raccolti a coda di cavallo che
indossa un impermeabile nero sotto cui porta un corpetto con un’ampia
scollatura e che le lascia scoperto anche l’ombelico e pantaloni attillati
tutti di colore arancione scuro. Al collo porta un girocollo azzurro su cui è
incastonata una gemma color rosso vivo.
-Eccomi qui.- dice
entrando nella suite.
Russell la squadra con
un’espressione di disapprovazione.
-Che c’è?- chiede
in tono brusco la ragazza -Qualcosa non va?-
-E che ai miei
tempi le ragazze erano più… modeste.- risponde Russell.
-E quando erano i
suoi tempi: gli anni 50… o magari il medioevo? In ogni caso non vedo cosa
c’entri il mio abbigliamento col compito per cui mi ha chiamata.-
-Troppo giusto Miss
Bloodstone… posso chiamarla Elsa? In fondo è abbastanza giovane da poter essere
mia figlia.-
-Chiunque conosco,
compreso lei, è abbastanza giovane da poter essere figlio di mio padre…e può
chiamarmi come vuole se il compito che vuole affidarmi mi intriga quanto
basta.-
-Ben detto Elsa. A
proposito di tuo padre… l’ho conosciuto parecchi anni fa e mi è dispiaciuto
sapere che era morto… anche se ho sentito dire che è di nuovo in circolazione.-[1]
-E lei come fa a
saperlo?-
-Ho i miei mezzi. Ma
ora parliamo di affari: so che sei nello stesso ramo di tuo padre ovvero sei
una cacciatrice di mostri. Ebbene, io voglio che tu scovi per me uno dei mostri
peggiori che conosco, una che ha quasi ucciso mia figlia: una vampira di nome
Lilith.-
-La figlia di
Dracula, ho sentito parlare di lei. Cosa vuole che ne faccia,Mr. Russell?-
-Voglio che tu la
uccida… possibilmente in modo molto doloroso.-
Elsa Bloodstone sogghigna divertita
e ribatte:
-Nessun problema. È
esattamente quello che faccio sempre coi mostri: li uccido.-
Il tuo nome è Lissa Russell e un’antica maledizione fa sì che nelle
notti di luna piena tu diventi una licantropa priva o quasi di raziocinio. Un
antico anello magico ti permette di cambiar forma anche negli altri giorni del
mese mantenendo il tuo intelletto e personalità umana e lo hai appena usato per
dare la caccia a tua cugina Nina che si è appena trasformata sotto i tuoi occhi
in una vampira. Vuoi impedirle di soddisfare la sua sete di sangue a spese
degli innocenti ma ti chiedi come potrai riuscirci senza farle del male. Devi
comunque tentare, non hai scelta se vuoi restare in pace con la tua coscienza.
Non tardi a raggiungerla e
la vedi arrampicarsi velocemente lungo un palazzo. Non si è trasformata in
pipistrello. Non ha ancora capito di poterlo fare o non può? La sua
trasformazione è anomala dopotutto: innanzitutto non è morta e la sua natura di
vampira è emersa solo dopo il tramonto. Che abbia a che fare col suo essere parte
di una famiglia di licantropi?
-Nina.- la tua voce suona strana anche alle tue orecchie.
La ragazza si volta ed un
lampo di comprensione saetta nel suo sguardo.
-Lissa?- esclama -Cosa vuoi?-
-Io… fermarti.-
-Vuoi dire… impedirmi di nutrirmi? No… non te lo permetto.-
E ti balza alla gola
azzannandoti.
Simon
Stroud si sveglia di colpo col sudore freddo che gli percorre la schiena. Cosa
ha sognato e perché non riesce a ricordarlo? Si siede sul bordo del letto
cercando di scacciare una brutta sensazione che non riesce a definire.
-Simon… qualcosa
non va?- gli chiede Victoria Bentley che si è appena svegliata anche lei.
-Va… va tutto
benissimo.- risponde lui –Ho solo avuto uno stupido incubo.-
-Incubo?-
Victoria pronuncia quel nome con
timore. Lei più di chiunque altro sa che Incubo è anche il nome di un’entità
soprannaturale che sovrintende ai brutti sogni ma non avverte la sua mano qui…
anche se percepisce qualcosa di strano in Stroud… qualcosa che non aveva mai
avvertito in precedenza. La cosa la preoccupa: da buona allieva del Dottor
Strange ha imparato a non sottovalutare certe sensazioni.
-Solo un brutto
sogno.- ripete Simon ma non sembra troppo convinto.
3.
Quello che Dracula vede volando in
forma di pipistrello sopra i tetti di Londra attira inevitabilmente la sua
attenzione: Lissa Russell in forma di licantropa che sta combattendo con una
ragazza dai capelli biondi, una pelle così bianca da ricordargli quella di
Michael Morbius e una camicia da notte da ospedale come vestito.
Ha
attaccato la licantropa cercando di azzannarla alla gola e questo sembra
confermare l’ipotesi di Dracula che sia una vampira, ma non una vampira comune
questo è certo.
L’ex
signore dei vampiri è incuriosito: una parte di lui vorrebbe intervenire nello
scontro ma questo vorrebbe dire rivelare a Lissa che è ancora in circolazione e
se la ragazza lo dicesse all’Ispettore Capo Chelm, lui capirebbe che è Dracula
possedere il corpo di Frank Drake e questo non deve accadere, non ancora
almeno… eppure deve saperne di più su questa nuova vampira, ma come?
L’idea
gli viene improvvisamente: c’è un’altra forma che può assumere… una che
impedirà loro di riconoscerlo.
Il
cuore delle Everglades. L’Uomo Cosa osserva i nuovi venuti. Non si può dire che
lo faccia con curiosità perché non è chiaro quanto abbia o non abbia emozioni
proprie o semplicemente reagisca empaticamente a quelle altrui.
Davanti
a lui, su una tipica imbarcazione del luogo, due donne e un uomo. Lui è di
colore, alto, emana una forte determinazione, la donna al suo fianco è bionda
ben fatta e sembra a disagio, stringe la mano sinistra dell’uomo come a
trovarvi conforto. L’altra donna è chiaramente di sangue misto ed è decisamente
molto bella e poco vestita.
È
lei la prima a parlare:
- il Nesso di Tutte
le Realtà, un punto in cui tutte le possibili realtà si incontrano e possono
perfino fondersi tra loro. Qui qualunque cosa può accadere.-
-E questo cos’ha a
che fare con la mia… trasformazione in ragno?-
chiede la bionda.
-Non ho mai detto
che fosse collegato.- replica sorridendo la donna di nome Marie Laveau, meglio
nota come la leggendaria Regina Voodoo di New Orleans.
Improvvisamente la bionda, il cui
nome è Donna Garth, si piega come colta da atroci dolori e subito dopo il suo
corpo si deforma, i vestiti si strappano e laddove c’era una giovane donna ora
c’è un gigantesco ragno che avanza verso i suoi compagni di viaggio.
L’Uomo Cosa avanza attratto dalle
forti emozioni che sente: paura, orrore, odio e perfino divertimento.
Blade, il cacciatore di vampiri,
estrae uno dei coltelli che gli hanno dato il nome e lo punta verso Marie
Laveau.
-Strega!- esclama
-Ti avevo detto che ti avrei uccisa se avessi tentato qualcosa ed ora manterrò
la mia parola.-
La lama di legno affonda nel cuore
di Marie Laveau che fa un passo indietro e guarda l’impugnatura del coltello
che spunta dai seni.
-Ben fatto, Blade.-
mormora senza perdere il suo sorriso -Ma ora chi salverà la tua amante… o te da
lei?-
Senza sforzo apparente Marie si
strappa il coltello dalla ferita e fissa come affascinata il sangue che ne
sgorga poi si lascia cadere all’indietro piombando nelle acque stagnanti.
Blade vede il ragno che era Donna
Garth avanzare verso di lui con aria poco amichevole… poi la barca ondeggia e
si rovescia facendo cadere gli occupanti.
Elsa Bloodstone è perplessa. È una
cacciatrice di mostri per vocazione familiare ma per cacciarli dovrebbe prima
trovarli e non sa dove sia il rifugio di Lilith, la cosiddetta Signora dei
Vampiri e può solo sperare di avere fortuna.
Ha deciso di cominciare sorvegliando
una donna che in passato ha avuto un legame con Lilith, una giovane irlandese
di nome Angel O’Hara ma finora è stata una perdita di tempo: tutto quello che
ha visto è stata una madre single che si arrabatta tra il lavoro ed il figlio
di 6 anni. Che noia.
-Elsa Bloodstone.-
Al suono del suo nome la ragazza si
volta di scatto e si trova davanti proprio il suo bersaglio.
-Ho saputo che mi
cercavi…- le si rivolge Lilith Dracula con un sogghigno -… ebbene io sono qui.-
4.
Everglades,
Florida. Se avesse un intelletto funzionante L’Uomo Cosa sarebbe confuso e
sconcertato dal susseguirsi degli eventi ma può solo reagire alla massa di
emozioni che gli si riversano addosso: paura, odio, dolore e molto altro… tutte
emozioni che lo attirano come il ferro è attirato da un magnete.
L’uomo di colore è scomparso
sott’acqua quando la sua barca si è rovesciata ma la creatura simile a un
gigantesco ragno sta scivolando sull’acqua avvicinandosi all’Uomo Cosa.
La creatura non si scompone quando
le zampe del ragno che era Donna Garth affondano nel suo corpo composto da
fango e vegetazione. Non mostra neanche un barlume di curiosità e lascia che il
suo avversario passi oltre il suo corpo attraversandolo.
A pochi passi da loro una testa
emerge dalle acque: Blade è riuscito a risalire e respira a pieni polmoni.
Si guarda intorno cercando Donna
Garth e non si accorge della figura femminile che emerge alle sue spalle poi ne
ode la voce:
-Sei mio, Blade.-
Due braccia insolitamente forti lo
spingono sott’acqua e poi due mani gli stringono il collo in una morsa ferrea
spingendolo contemporaneamente verso il fondo.
Quella maledetta Marie Laveau è
sopravvissuta alla mia coltellata e ora vuole vendicarsi, pensa Blade, poi si
accorge che la sua avversaria ha i capelli più corti e pettinati alla
giamaicana e che è praticamente seminuda. Con sorpresa la riconosce.
Mentre comincia ad annaspare per
carenza di ossigeno nella sua mente passa un nome: Calypso.
Quella che Elsa Bloodstone vede
davanti a sé è una donna dai lunghi capelli neri ornati da una tiara dorata che
indossa una calzamaglia nera con scollatura inguinale e un mantello.
Apparentemente le due donne hanno la
stessa età ma Elsa sa che in realtà Lilith Dracula ha più di 550 anni. La
cacciatrice di mostri non perde la calma e punta contro di lei il suo fucile
speciale, un’arma, sia detto per inciso, che è illegale se non possedere,
almeno portare in giro in tutto il Regno Unito e parte degli Stati Uniti.
Lilith si muove più veloce di quanto
l’occhio umano possa percepire ed evita il colpo per poi strappare di mano
l’arma ad Elsa afferrandola per il bavero del suo impermeabile.
-Piccola stupida.-
le dice -Pensavi davvero di potermi uccidere facilmente? Hai molto da imparare,
ragazzina.-
-Forse…- replica
Elsa -… o forse ne so già abbastanza.-
Una piccola lama di legno scatta dal
polso destro di Elsa e si conficca poco sopra l’ombelico di Lilith che con un
grido di dolore molla la presa.
Lilith indietreggia. Sul suo viso
una maschera di dolore e collera. Senza sforzo apparente si sfila la lama e la
getta via.
-Ti ucciderò
lentamente per quest’oltraggio.- esclama.
E Elsa sa che non è solo una vuota
minaccia.
La lupa mannara e la neonata vampira
si fronteggiano indecise sul da farsi quando si ode una voce imperiosa:
-Ferme!-
Si volgono e vedono una figura
vestita di nero i cui occhi risplendono nel buio.
-Io… sono… il…
Barone… Sangue!- scandisce la voce del nuovo arrivato.
Nina Price e Lissa Russell lo
guardano e lui sa di averle in pugno. Agli occhi delle due donne la figura
davanti a loro sembra vestire una calzamaglia e un cappuccio che imita la forma
della testa di un pipistrello. Un’immagine identica a quella del leggendario
vampiro avversario degli Invasori… a parte che il costume è nero e non porpora.
Dracula sorride soddisfatto.
5.
Non può essere
Calypso, è il primo pensiero di Blade, Calypso è morta: Simon Garth le ha
spezzato il collo.[2] Ma
non era già morta un altro paio di volte? E quanti dei suoi avversari era già
accaduto lo stesso e sono comunque tornati dalla morte? Fin troppi.
Calypso
gli aveva detto di non poter morire se lei stessa non avesse voluto. Fratello
Voodoo aveva detto di potersi occupare della questione, di poter impedire la
resurrezione di quella strega[3]
ma se avesse fallito? Blade non ha più risentito Jericho Drumm da allora e se
lui stesso fosse caduto vittima di Calypso? Se…
Pensieri, miriadi di pensieri…
sembra che ci debba volere un’eternità per formularli e invece è trascorso poco
meno di un secondo: la donna sopra di lui gli sta stringendo il collo con una
presa che farebbe invidia a Hulk, il fondo fangoso della palude si avvicina
sempre di più e lui… lui sta morendo.
Guardi verso il nuovo venuto. C’è qualcosa di strano in lui che non ti
convince. La sua immagine ti sembra sfocata, ondeggia davanti ai tuoi occhi e
sembra mutare continuamente.
Ringhi verso di lui
preparandoti a balzargli addosso.
-Non ho nulla contro di te, licantropa…- dice il cosiddetto Barone
Sangue -… è di lei che vorrei saperne di più.-
Indica Nina che esclama:
-Io? Perché?-
-Tu sei diversa da ogni vampiro che io conosca. Mi chiedo perché?-
-Io… io non lo so. Non capisco che mi sta succedendo.-
-Lascia stare mia cugina.- intervieni con rabbia,
-Tua…- un momento di perplessità nella voce del vampiro -Ma certo… è
ovvio: tre notti fa c’era la luna piena e la maledizione della tua famiglia ha,
in qualche modo, interferito con quella del vampirismo creando questo
interessante ibrido. Potrei definirti una vampira di notte. Che devo fare con
te?-
-Ti ho detto di lasciarla stare!-
Balzi addosso al vampiro e lo trascini con te oltre il bordo del tetto
dove vi trovate.
Il
pescatore Cajun non crede ai suoi occhi ma quello che galleggia nelle acque
davanti a lui sembra proprio il corpo di una bella donna dalla pelle color
dell’ambra e sta venendo proprio nella sua direzione.
La issa all’interno della sua barca
e la guarda. È bella… ha un fascino inquietante ma innegabile. Ha un’aria
familiare ma dove l’ha già vista? Una donna così la ricorderebbe di sicuro se l’avesse
incontrata di recente. Non è una dei suoi, ne è quasi certo.
Ha
una ferita da coltello appena sotto il seno ma non sanguina più. Forse è morta?
Il pescatore ha appena finito di
formulare questo pensiero che la donna apre gli occhi… profondi e magnetici
occhi scuri… e tossisce.
-Io sono viva.-
esclama.
-Direi proprio di
sì.- ribatte il giovane Cajun -Ha avuto fortuna che io fossi ancora qui o la
corrente l’avrebbe portata sino al mare aperto.-
-Il tuo accento…
Cajun… dove siamo?-
-Golfo del Messico…
vicino alle coste della Louisiana.-
-In Acadiana[4],
dunque. È andata come previsto. Grazie Baron Samedi.-
Al sentire il nome del Signore dei
Cimiteri della Religione Voodoo il giovane si ritrae istintivamente e si fa il
segno della croce. Chi è questa donna?
-Io sono Marie
Laveau.- dice lei come se avesse sentito la sua silenziosa domanda -Hai sentito
parlare di me?-
-La Regina Voodoo
di New Orleans.- replica l’uomo -Ma è morta tanto tempo fa. Non puoi essere
lei.-
-Davvero? Eppure
non sono qui, davanti a te, in carne ed ossa? Ma forse quella Marie Laveau è
davvero morta e io sono solo una sua discendente. Ha importanza?-
-Io… non credo.-
-Bene… portami a
casa e ti ricompenserò per il tuo aiuto in modi che nemmeno immagini. Fidati di
me.-
Marie Laveau sorride. Mi dispiace,
Blade, pensa, ma avevo un debito da pagare. Se sei tosto come penso,
sopravvivrai e ci rivedremo… altrimenti sarà un peccato dover rinunciare a te.
Ma ora ho altri affari di cui occuparmi. Chissà se li approveresti?
Il suo leggero sorriso muta in
un’espressione di maligna soddisfazione mentre guarda verso il tramonto.
FINE
CINQUANTANOVESIMO EPISODIO
NOTE
DELL’AUTORE
In realtà non credo che ci sia molto
da dire su questo episodio, quindi non perdiamo tempo:
1)
Elsa Bloodstone è la figlia (ma meglio
sarebbe dire: una delle figlie e figli) di Ulysses Bloodstone il cacciatore di
mostri ed è stata creata da Dan Abnett & Andy Lanning per i testi e Michael
Lopez per i disegni. In MarvelIT è apparsa su Moon Knight #22/24 dove ha
provocato la reincarnazione del padre nel corpo dell’incolpevole Jean Paul
Duchamp detto Frenchie, voci attendibili danno per certa la sua presenza in
imminenti episodi di Agents of W.H.O. (?)” e della Guardia dell’Infinito assieme ad altri membri
della sua strana famiglia.
2)
Salutiamo con quest’episodio Marie
Laveau, che dovrebbe presto farsi viva anche lei sulla Guardia dell’Infinito.
Ma non era una serie di fantascienza?
Nel
prossimo episodio: Dracula in incognito si batte con Lissa Russell per il fato
di Nina Price; Buffy… pardon… Elsa Bloodstone… si scontra con Lilith e Blade
deve riuscire a sopravvivere alla vendetta di
Calypso. In più: l’Uomo Cosa e il ritorno di personaggi che credevate
dimenticati.
Vi aspetto.
Carlo